Skip to main content

Tag: Festival

Aspettando Indie Pride 2019: Cara Calma + Endrigo

Il 26 Ottobre al TPO di Bologna, Cara Calma e Endrigo condivideranno il palco durante l’ottava edizione dell’Indie Pride Festival. 

I Cara Calma sono Riccardo, Fabiano, Cesare e Gianluca. Vengono da Brescia e iniziano a suonare insieme nel 2017. Da quell’anno ad oggi pubblicano due album: Sulle Punte Per Sembrare Grandi (2018) e Souvenir (2019) entrambi per Cloudhead Records e Phonarchia Dischi. 

Gli Endrigo sono Gabriele, Matteo, Simone e Ludovico. Anche loro quasi-bresciani, si trovano nel 2012. Spara (2013) e Buona Tempesta (2015) sono i loro primi due EP, seguiti dall’album Ossa Rotte, Occhi Rossi (2017) per IndieBox Music. Nel 2018 esce il loro ultimo lavoro GIOVANI LEONI targato Manita Dischi. 

Abbiamo fatto due chiacchiere con entrambi i gruppi per sapere come la loro partecipazione confluisce nelle attività dell’associazione.

 

• Cara Calma •

IMGL5367

 

Innanzitutto, perché avete deciso di partecipare a quest’evento?

Abbiamo deciso di partecipare all’Indie Pride perché in un momento storico come questo, riteniamo sia fondamentale far sentire la nostra voce su temi così importanti come quelli trattati dall’associazione. Noi sosteniamo in pieno lo spirito e le motivazioni dietro ad Indie Pride, quindi ci è sembrato giusto e doveroso essere presenti.

L’associazione Indie Pride si occupa di combattere omotransfobia, sessismo e bullismo. In che modo secondo voi la musica può aiutare questa causa?

Abbiamo sempre visto la musica come un momento di condivisione, di ritrovo in cui fare casino tutti insieme senza badare alle diversità tra ognuno di noi. È una passione che unisce chi sta su un palco e vuole trasmettere un messaggio a chi invece lo sta ascoltando e recependo, quindi è davvero ciò che di più lontano c’è dai concetti di esclusione e diversità. Che poi “diversità” è una parola un po’ povera. Cosa significa? Siamo diversi rispetto a cosa?

Se doveste scegliere una vostra canzone per riassumere il senso di quest’evento, quale sarebbe e perché?

È una domanda un po’ difficile perché non abbiamo mai trattato direttamente questi temi nelle nostre canzoni, ma se dovessi sceglierne una così, su due piedi, sarebbe Domenica (dal loro primo album Sulle Punte Per Sembrare Grandi). Non è stata scritta con l’intenzione di parlare di bullismo o esclusione, ma il testo potrebbe essere abbastanza riconducibile alla lotta contro queste piaghe sociali. 

 

• Endrigo • 

endrigo

 

Quando avete aderito all’associazione Indie Pride e perché?

Non so dirti il momento preciso. Fra le prime persone che abbiamo conosciuto a Bologna, forse 2 o 3 anni fa, c’erano delle ragazze che seguivano i nostri concerti, con le quali poi siamo diventati amici. Loro facevano già parte dell’associazione e appena abbiamo conosciuto quella realtà ci hanno proposto di supportare la causa. Ci riconosciamo in tutti i valori proposti e quindi abbiamo assecondato la cosa con grande piacere.

Eravate in qualche modo già attivi nella lotta contro omotransfobia, bullismo e/o sessismo?

Le nostre canzoni non parlano quasi mai di temi sociali o politici, non per scelta ma perché quando scriviamo parliamo di cose personali. Però ci sono tre canzoni che toccano questi argomenti, perciò ti rispondo “si”. Anche quando non ne parliamo con la musica, lo facciamo sul palco, dal palco, comunicando tra una canzone e l’altra in modo più schietto. Il palco è per noi un riflettore e un momento importante per veicolare questi messaggi.

Ne Il ritorno dello J**i (dall’album Giovani Leoni) parlate di bullismo. Nel video ufficiale c’è un bambino preso di mira dai bulli che, tornato a casa, trova sfogo nel suonare la chitarra. Pensate che la musica rappresenti più un rifugio personale o un’ancora di salvezza collettiva?

Non c’è bisogno di scegliere, è tutte e due le cose. Lo possiamo vedere in diversi momenti: quando torniamo a casa e sentiamo una canzone di cui abbiamo bisogno, o ad un concerto dove le persone che hai accanto, conosciute o sconosciute, si sentono esattamente come te, dove c’è un senso di collettività. Entrambe le cose sono coesistenti e molto potenti. Si integrano.

 

Cecilia Guerra e Francesca Di Salvatore

Aspettando Indie Pride Festival 2019

Ancora più visibili e rumorosi: questo è il motto dell’Indie Pride Festival 2019 che si svolgerà a Bologna il 25 e 26 ottobre, per la prima volta in due giornate. Anche quest’anno il festival, arrivato alla sua ottava edizione, rappresenta il culmine di una serie di attività proposte dall’associazione Indie Pride per combattere, attraverso la musica, le piaghe dell’omotransfobia, del bullismo e del sessismo.

La giornata del 25 ottobre sarà dedicata a due incontri: il primo, sulla Retorica dell’Esclusione, si terrà presso la Casa delle Associazioni al Baraccano mentre il secondo, Luci e ombre: riflessioni sui live club, avrà luogo nella Biblioteca Italiana delle Donne. 

Il 26 ottobre invece sarà interamente dedicato alla musica. Presentati dall’esuberante duo Sem&Stènn, andranno in scena nello spazio del TPO di Bologna, che già ha ospitato alcune edizioni precedenti, sia esibizioni live e che dj set a cura di Gosso’s Party e Collettiva Elettronika. 

Per noi di VEZ è un onore continuare la media partnership con Indie Pride e saremo presenti con i nostri fotografi ad entrambe le date dell’evento.

Abbiamo fatto qualche domanda ad Antonia Peressoni, ideatrice dell’Indie Pride.

Quando è nato Indie Pride, perché è nato e quante persone ne fanno parte?

Indie Pride nasce nel 2012 come evento singolo in occasione dei preparativi per il Pride nazionale che si teneva a Bologna quell’anno. Nasce dalle esigenze sentite di quel periodo: si parlava molto del ragazzino bullizzato perché portava dei pantaloni rosa e che in seguito si è suicidato; si parlava del DDL Scalfarotto contro l’omotransfobia, che è rimasto accantonato dal 2012. Alla fine del 2015 l’Indie Pride diventa un’associazione con un direttivo composto da 7 ragazze. (Specifica: “ragazze… donne! Perché spaziamo dai 22 ai 41 anni”)

Dalla nascita di Indie Pride ad oggi, com’è cambiata — se è cambiata — la situazione sull’omotransfobia, in termini sociali e istituzionali?

Innanzitutto, da questa estate in Emilia-Romagna c’è una legge regionale contro l’omotransfobia con delle lacune che si spera vengano riempite negli anni. È passata anche la legge Cirinnà che riconosce l’unione civile tra persone dello stesso sesso. A parte questo però, la legge italiana è carente in fatto di prevenzione. Nelle scuole ad esempio non c’è un’educazione ai sentimenti, alla sessualità. C’è sicuramente più consapevolezza nella società, nel mondo della musica, dove si pone più attenzione sul tema. È il mondo politico che è ancora indietro. 

Com’è stato l’ultimo anno di Indie Pride e quali sono i progetti futuri?

Il 2019 è stato fighissimo. L’edizione dello scorso anno prometteva bene in fatto di collaborazioni. Tante di quelle vecchie sono state confermate e quelle nuove si stanno realizzando. Ad esempio, la collaborazione con We reading, con cui portiamo avanti il progetto Anatomia fantastica insieme a La Rappresentante di Lista; la collaborazione con KeepOn (associazione di categoria dei locali e dei festival italiani) grazie a cui abbiamo raccolto delle risposte ad un nostro questionario che mostreremo al talk serale (25 ottobre ore  18:00) dell’Indie Pride; o ancora la collaborazione con diversi festival dove abbiamo portato il talk Il potere della musica e la responsabilità che ne deriva, sia a Bologna che a Otranto ed è un tema che piace a chi ascolta e a chi interviene. Adesso stiamo pensando non più in un’ottica annuale ma triennale. Nel 2021 infatti saranno 10 anni di Indie Pride e speriamo di vedere la legge approvata.

Secondo te, perché gli artisti che hanno aderito a Indie Pride sentono la necessità partecipare a questa manifestazione? Credi che ognuno abbia una sua motivazione personale o che sia più un sentimento comune e condiviso?

Bella domanda. Sicuramente c’è un sentimento condiviso ma ognuno ha le proprie particolarità. Quando abbiamo fatto il talk Il potere della musica e la responsabilità che ne deriva a Otranto con Una, La Rappresentante di Lista, Anyother, Sem&Stènn, l’associazione LeA e Respiro, si parlava di tematiche su cui tutti la pensano allo stesso modo ma avevamo capito che non c’era mai modo di trovarsi insieme. C’è sicuramente una comunità di intenti ma ogni singolo artista ha il proprio vissuto ed è possibile che ci siano scostamenti di idee.

Ma ora vediamo nel dettaglio la line up del live.

Twee

Saranno i Twee, pop band torinese con tre anni di attività alle spalle, ad aprire la giornata di live. Attivissimi per i diritti LGBTQ+, i Twee si sono già esibiti quest’estate durante vari Pride nel Nord Italia, sponsorizzando anche la collezione PRIDE del brand Levi’s. “Fierissimi di farne parte” hanno scritto su Instagram in riferimento all’associazione.

Cara Calma + Endrigo + Benelli

Due band direttamente da Brescia che porteranno la propria energia sul palco dell’Indie Pride Festival. I Cara Calma e gli Endrigo si divideranno la scena e suoneranno insieme, prestando il loro sound rock ad un evento e ad una causa che sta molto a cuore ad entrambi. A loro si uniranno i Benelli, duo bolognese di adozione, che con la loro ironia pungente, anche su temi caldi, si sta facendo strada nella scena indipendente italiana.

Romina Falconi

La cantautrice indipendente Romina Falconi è una presenza stabile nei Pride: Milano, Modena, Padova, Novara e Cagliari. Non poteva non mancare all’Indie. Who is Afraid of Gender? è questo il titolo del brano che Romina realizza nel 2016 con Immanuel Casto. Il messaggio è chiaro: la lotta contro il pregiudizio, il timore e la discriminazione di genere. Il singolo viene scelto come sigla del Gay Village quello stesso anno. La sua battaglia contro l’intolleranza continua anche in Magari Muori, uno dei brani del suo ultimo album Biondologia, dove Romina canta sarcasticamente “Omofobi e bulli, ci hai pensato mai, magari muoiono prima di noi. Violenti e razzisti, il marmo vi dona, chissà forse Taffo da voi viene prima”.

Venerus

Giovane artista, Venerus vive e cresce tra Londra, Roma e Milano, città d’origine. E’ proprio in questo mese (ottobre) che inizia il suo Metamorfosi club tour, durante il quale porterà live i suoi due EP usciti per Asian Fake: Love Anthem (2018) e A Che Punto È La Notte (2019). Venerus è blues, soul, jazz, elettronica, rap e tanto altro ancora. Parola chiave: completa libertà di espressione. 

Una + Honeybird + Diana Paiva Cruz

Una, al secolo Marzia Stano, inizia la sua carriera musicale nella band Jolaurlo e gestisce il collettivo bolognese di artiste Elastico faART, che promuove e sostiene una creatività inclusiva e in ogni sua declinazione. Nel 2013 comincia la sua attività da solista e nei suoi pezzi troviamo tantissimi temi sociali, con grande spazio dedicato alla fluidità sessuale (è parte attiva della comunità Queer), la lotta contro la violenza di genere e l’antirazzismo. Sul palco con lei ci saranno anche la musicista Diana Paiva Cruz e Honeybird. Musicista e compositrice, Honeybird è anche attivista LGBTQ+ e ne parla spesso nelle sue canzoni. Da Out Comes Woman — album del 2015 che parla della sua esperienza di coming out come bisessuale — al suo ultimo lavoro Cyclops Cat, con undici brani a tema “non-binary gender”, il suo obiettivo è quello di trasmettere attraverso la musica la lotta quotidiana della comunità LGBTQ+.

 

Cecilia Guerra e Francesca Di Salvatore

Festambiente 2019 @ Rispescia

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Quella che si è appena conclusa è stata una delle edizioni di Festambiente più belle di sempre. Ogni sera, i visitatori che hanno deciso di trascorrere parte del loro tempo nella cittadella ecologica di Legambiente Onlus sono stati moltissimi. Chi decide di venire a Festambiente lo fa non solo per ascoltare buona musica ma anche e soprattutto perché condivide con noi la ferma convinzione che per salvare il clima e il Pianeta sia necessario passare attraverso un’azione collettiva che deve partire dal basso e vedere tutti protagonisti, nessuno escluso. E ciò non può che riempirci di orgoglio.

Di momenti significativi in questa edizione ce ne sono stati davvero moltissimi. Dalle testimonianze delle ONG che hanno preso parte a due diversi incontri ai numerosi interventi di amministrazioni locali e privati che hanno dimostrato che invertire la rotta è davvero possibile e che la nostra Italia è costellata di esempi positivi da valorizzare e mettere in rete per riuscire a fare sistema.

Festambiente ha ancora una volta confermato di essere un megafono di grande valore attraverso il quale veicolare il messaggio ambientalista ad un numero molto elevato di persone e l’idea di realizzare il primo palco #SALVAILCLIMA è nata proprio in questa ottica: riuscire per mezzo della musica e degli artisti che si sono esibiti nel nostro festival di far arrivare il messaggio di #Legambienteil più lontano possibile.

E così è stato.

Per questo, ringraziamo Daniele Silvestri per essere stato il primo artista ad esibirsi in un #Concertoperilclima di Legambiente, i suoi compagni di palco Diodato e Mirkoeilcane, ma anche The Zen Circus con Giorgio CanaliMax GazzèCarmen Consoli e Alpha Blondy. A tutti loro deve andare una grande parte di merito di un successo straordinario di cui tutti dobbiamo andare fieri.

Un ringraziamento speciale infine ai volontari che da tutta Italia ci hanno raggiunti in Maremma per essere parte di questo meraviglioso ingranaggio. Senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo e mettere a segno un ennesimo successo che da oggi dovrà essere capitalizzato e avrà il compito di rappresentare una cruciale spinta propulsiva per il prossimo futuro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Day 1 •

14 Agosto 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”16005″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/14/daniele_silvestri_festambiente/” image_size=”full”][vc_column_text]

Daniele Silvestri

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”15993″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/14/diodato_festambiente/” image_size=”full”][vc_column_text]

Diodato

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][vc_column width=”1/2″][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”15986″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/14/mirkoeilcane_festambiente/”][vc_column_text]

Mirkoeilcane

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Day 2 •

15 Agosto 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”16025″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/15/zen_circus_festambiente/” image_size=”full”][vc_column_text]

Zen Circus

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][vc_column width=”1/2″][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”16016″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/15/giorgio_canali_festambiente/”][vc_column_text]

Giorgio Canali

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Day 3 •

16 Agosto 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”16041″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/16/max_gazze_festambiente/” image_size=”full”][vc_column_text]

Max Gazzè

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Day 4 •

17 Agosto 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][edgtf_image_with_text enable_image_shadow=”no” image_behavior=”custom-link” custom_link_target=”_blank” image=”16053″ custom_link=”https://vezmagazine.it/2019/08/17/carmen_consoli_festambiente/” image_size=”full”][vc_column_text]

Carmen Consoli

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Carmen Consoli @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16053″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16051″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16052″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16049″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16091″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16048″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16055″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16059″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16058″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16050″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16054″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16056″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Max Gazzè @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16033″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16035″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16037″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16041″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16036″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16045″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16040″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16038″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16034″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16039″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16043″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16044″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Zen Circus @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16025″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16019″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16020″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16026″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16022″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16021″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16030″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16023″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”16029″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16031″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16027″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16028″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16024″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16032″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Giorgio Canali @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16018″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16014″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16017″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16016″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16015″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16012″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16013″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Bay Fest 2019 @ Bellaria – Igea Marina

 

C’era una volta la riviera romagnola la settimana di ferragosto. Le serate in discoteca, le feste nei chiringuitos in riva al mare e il Bay Fest. 

Tra il 12 e il 14 agosto, al Parco Pavese di Igea Marina é andata in scena la V edizione del festival punk rock più amato del nostro paese. La line up ricca, anzi ricchissima, é stata in grado di attirare persone da tutta Italia, anche se sarebbe più corretto dire da tutta Europa.

Varcata la soglia mi sono ritrovata in un marasma di individui completamente diversi tra loro (punk, alternativi, gente in kilt) ma che parlavano tutti la stessa lingua: la musica.

Tre giorni di concerti, uno dietro l’altro, un via vai continuo di performer che hanno riempito le nostre giornate tra un bicchiere di birra e l’altro.

Band italiane e eccellenze internazionali si sono alternate sul palco: nessun ritardo nella scaletta, le performance spaccavano il secondo. Ma andiamo con ordine.

 

IMGL8223

 

Primo giorno

Con quel misto di eccitazione e trepidazione che accompagna ogni nuova esperienza io e i miei compagni di avventure varchiamo la soglia del Parco. Sembra di essere stati catapultati in un altra dimensione: tutti sono felici e rilassati, pronti a godersi lo spettacolo che sta per incominciare.

Se i presenti sono stati relativamente calmi durante il concerto dei Masked Intruders con i Punkreas ho capito cosa mi sarei dovuta aspettare in quei tre giorni: il delirio.

L’eroe della giornata, per me, è stato Frank Turner che si è lanciato il una performance scatenata che è terminata con lui che ballava tra il pubblico.

Con i Nofx c’è stata una esplosione di grinta. Quando Fat Mike, in abito succinto rosso e capelli azzurri, si è presentato sul palco il pubblico é impazzito. Sotto il palco c’è stata una vera e propria tempesta di sabbia causata dal pogo sfrenato e senza sosta dei fan. C’erano i giovani e i meno giovani ma tutti erano animati dallo stesso fuoco e dalla stessa passione chiamata punk.

 

IMG 3802

 

Secondo giorno

Per me è stato il migliore di tutto il festival. 

Nonostante i Less Than Jake, i Good Riddance e i Pennywise abbiano fatto un grandissimo show e ci abbiano fatto cantare, ballare e pogare non possono reggere il confronto con i protagonisti indiscussi della giornata: gli Ska-p.

In un mondo dominato dal reggaeton ci pensano loro a ricordarci che la musica spagnola é molto di più. 

Non sono canzoncine che ti tengono compagnia durante le lezioni di zumba o gli aperitivi, gli Ska-p ci sbattono in faccia i loro ideali. La libertà, l’antifacismo, la critica alle tradizioni sbagliate e gli orrori delle istituzioni.

Non sono solo dei cantanti, sono dei veri e propri performer. Il loro non è un semplice concerto è un tripudio di suoni, colori e costumi. Il momento più alto e toccante del concerto si è avuto con Crimen Sollicitationis, la canzone che accusa il Vaticano per aver coperto i preti pedofili. Li, quando un paio di enormi ali nere si sono aperte per far librare in volo il prete corrotto, ho avuto i brividi. Anche il pogo, con gli Ska-p era diverso. Non era una battaglia all’ultimo sangue, é stata una danza. Un ballo tra migliaia di persone, unite dagli ideali di pace e antifascismo della band. Da El Gato Lopez fino al grido di Insistimos de El Vals De L’obrero non c’è stato un momento di pace. Ah, vi ho detto che in tutto questo il buon Pulpul ha cantato su una sedia a rotelle? Eroi.

 

20190814 IMG 0849

 

Terzo giorno

Ultimo giorno, stanchi e provati dal viaggio, dai concerti precedenti e dalle partite di beach volley arriviamo al parco Pavese. Non ho più voce, uno dei miei compagni di viaggio si è rotto il dito di un piede. Sembriamo reduci da qualche battaglia ma non basta certo così poco a fermarci. É la sera degli Offspring, uno dei miei gruppi preferiti. Gli Shandon ci danno la carica che ci serve per affrontare al meglio questa serata. Sangue e Lava dal vivo é da brividi. Il pomeriggio scorre tranquillo. I Dead Kennedys scaldano il palco in attesa degli headliner e si fanno amare. Il loro frontman é uno showman: balla e dialoga con il pubblico.

Poi è il loro turno, gli Offspring stanno per arrivare. Me la sento e decido di puntare alle transenne: sono una povera illusa. Quando i californiani salgono sul palco, e partono le prime note di Americana, il pubblico impazzisce e inizia a pogare senza sosta. E io sono lì, bloccata nel mezzo. Mi sono dovuta dare alla fuga prima della fine della canzone. Bilancio: un livido sulla schiena e moroso disperso. Non male.

Gli Offspring mi sono sembrati decisamente sottotono e fuori forma, per non parlare del fatto che Dexter non riesca più a raggiungere determinate tonalità. Tuttavia sono riusciti a farci cantare e ballare, come fanno da 20 anni a questa parte.

Questo è quello che è successo al Bay Fest. 

Una festa, in puro stile romagnolo dove la musica, il divertimento e la solidarietà sono al centro di tutto. 

Un luogo dove nascono amicizie e dove si fanno incontri inaspettati. Un evento in cui anche se vieni sorpreso da un temporale che ti lava da cima a fondo non ti importa perché l’importante è continuare a cantare.

C’era una volta, e per fortuna c’è ancora, il Bay Fest.

IMGL0102

Testo di Laura Losi

Foto di Luca Ortolani | Daniele Angeli (Offspring)

Daniele Silvestri @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16002″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16009″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15995″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16001″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16004″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16003″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16000″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”16005″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15996″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16010″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15997″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Diodato @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15989″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15992″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15994″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15990″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15993″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15991″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Mirkoeilcane @ Festambiente

[vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15982″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15986″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15984″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”15985″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1551661546735{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”15987″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Michele Morri

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Indimenticabile Festival: ce ne parlano i direttori artistici

Questa calda estate 2019 porta con se tante novità.

Una novità importante è proprio Indimenticabile Festival che si terrà il 12 e il 13 luglio nella ormai nota cornice dell’Arena Parco Nord di Bologna, già teatro di grandi concerti e palcoscenico di artisti internazionali.

Il 12 luglio sarà la Serata degli Ex-Otago, Gazzelle, Eugenio in via di Gioia, Postino, le Larve e Cecco e Cipo, mentre il 13 luglio calcheranno il palco Gemitaiz, Coma_Cose, Ghemon, Ketama126, Masamasa e Puertonico.

Abbiamo fatto qualche domanda a Marcello e Roberto, i direttori artistici di questo bellissimo festival per conoscerli meglio e per sapere qualcosa di più di questo Festival che tanto attendiamo.

 

1) Quest’anno a Bologna si terrà la prima edizione di un Festival che ha tutte le carte in regola per diventare un punto di ritrovo e un appuntamento fisso per gli amanti della nuova scena musicale italiana fatta di tanti artisti che hanno contribuito in maniera importante alla sua formazione. Com’è nata questa collaborazione tra di voi e da quale realtà venite, insomma il vostro background.

Indimenticabile è un festival di 2 giorni inserito all’interno di Bologna Sonic Park, una rassegna che occuperà per gran parte del mese di Luglio la storica Arena Parco Nord. E’ il primo anno che Vertigo organizza una rassegna a Bologna. Ci è sembrato doveroso, in un cartellone con grandi nomi Italiani e Internazionali (Salmo, Afterhours, Greta Van Fleet, Weezer), dare spazio a quella nuova scena musicale Italiana che si è imposta negli ultimi anni nel nostro paese. Così è nata l’idea di Indimenticabile. Un festival “nel festival” che celebra la nuova musica Italiana.

 

2) La scelta del nome da dare a questo progetto è collegata all’ormai famosissima parola INDIe o semplicemente dalla volontà di rendere indimenticabile quello che poi effettivamente sarà “Indimenticabile”?

In effetti l’assonanza tradisce un po’ l’ormai diffusa tendenza a giocare con la parola indie e tutto sommato non ci dispiace. L’idea originale, però, è nata durante la visione di un film: il Pianista di Polanski. A un certo punto Adrien Brody dice languido a Emilia Fox: “mi creda, conoscerla in quel modo è stato meraviglioso”, “davvero?”, “sì, è stato… indimenticabile”. Ecco, la volontà è che il festival possa essere un’esperienza meravigliosa, un’opportunità per conoscere persone, amanti dello stesso genere musicale, delle stesse passioni. Insomma… un’esperienza indimenticabile 😉

 

3) Gli artisti che si alterneranno sul palco nelle due giornate del 12 e 13 luglio, hanno una sorta di denominatore comune: sono partiti da zero e hanno fatto leva sui social per diffondere la loro musica ottenendo grandissimi risultati. Quanto è cambiato il modo di fare musica negli anni e quanto ad oggi avere un buon profilo su una piattaforma online è più importante dell’avere una grande etichetta discografica alle spalle?

Diciamo che a Indimenticabile Festival si celebra un po’ anche quello: la rinascita di una scena musicale genuina, non dopata, sgorgata naturalmente e apprezzata altrettanto naturalmente. Sicuramente è l’avvento dello streaming ad aver rivoluzionato totalmente il mercato musicale; ha sovvertito gli equilibri e ha fatto un threesome perfetto con le piattaforme di video sharing e i social networks. Le armi sono queste e alcune piccole crew di giovani in gambissima, le hanno sapute usare alla perfezione; mi riferisco a quelle piccole etichette-movimenti che negli ultimi anni sono cresciute a tal punto da sedersi allo stesso tavolo delle major, hanno spiegato loro come si fa ed effettivamente hanno rilanciato un settore i cui toni erano eufemisticamente grigi.

 

4) Siete partner dell’Indie Pride che si terrà proprio a Bologna il 22 giugno ed è sicuramente una risposta importante al periodo che stiamo vivendo per allontanare ogni forma di discriminazione e razzismo. La musica ha un ruolo fondamentale in questo. Qual è il messaggio che l’INDIMENTICABILE FESTIVAL vuole lanciare facendo da supporto a questa bellissima iniziativa targata Indie Pride? 

Nella musica e con la musica non c’è, non ci deve essere e mai ci sarà posto per le discriminazioni di ogni tipo. Così sarà a Indimenticabile, e così deve essere in ogni angolo di mondo. Questo è il messaggio, semplice e limpido, e per questo siamo felici di avere Indie pride come partner. 5) Per concludere, cosa vi augurate per questo INDIMENTICABILE e per i prossimi a venire? Ci auguriamo che ogni singola persona presente viva un’esperienza serena, si senta a proprio agio, si diverta, si senta libera, possa conoscere altre persone, perchè no, possa innamorarsi, possa limonare, anche senza innamorarsi, possa lasciare fuori dal Festival i piccoli o grandi problemi quotidiani per vivere un esperienza immersiva fatta di buona musica, buon cibo, bella gente e “good vibes”!

 

Appuntamento quindi il 12 e il 13 luglio con tanta energia positiva e belle situazioni.

Noi ci saremo. E voi?

 

Sara Alice Ceccarelli